La ricerca si propone di porre in discussione il luogo comune secondo il quale la conoscenza e l'influenza di Richardson in Francia sono legate ai nomi di Prévost, che tradusse/adattò "Clarissa Harlowe" nel 1751, Grandisson nel 1756 e soprattutto di Diderot che nel 1762 pubblicò un ditirambico "Eloge" dello scrittore inglese. In realtà, la conoscenza di Richardson da parte dei Francesi risale a "Pamela", la cui prima traduzione nella lingua di Voltaire, del 1742, ebbe un impatto sul pubblico e sulla critica di una straordinaria rilevanza e conseguenza che non è stato ancora studiato né nella sua articolazione storica, né negli esiti che esso ebbe sia a livello di discussione critica che di creazione letteraria. E' la storia di questa traduzione e del suo impatto sulla cultura e sulla letteratura francese che la presente ricerca intende ricostruire nei suoi più diversi aspetti (traduttore, traduzione, reazioni del pubblico, reazioni della critica, imitazioni e parodie, influenze profonde sulla letteratura francese, narrativa in specie, ecc.): il tutto attraverso un'indagine, da svolgere nelle biblioteche parigine, sulle corrispondenze e sui giornali dell'epoca, per quanto riguarda le testimonianze dei lettori e le reazioni della critica, e sui testi che più o meno esplicitamente si richiamano alla "Pamela" di Richardson, per le imitazioni, le parodie e le influenze in genere.