Ippolito Pindemonte: edizione critica commentata delle ''Poesie varie"

Starting date
October 1, 2006
Duration (months)
12
Managers or local contacts
Viola Corrado

Il progetto prevede l'edizione critica commentata dell'intero corpus lirico di Ippolito Pindemonte (1753-1828), eccezion fatta per le tragedie, la traduzione dell'Odissea, le "Campestri" (edite insieme con le "Prose" da Angiola Ferraris, Torino 1990) e i "Sepolcri" (di recente pubblicati in edizione critica da Nadia Ebani, Verona 2002). Sul letterato veronese hanno richiamato l'attenzione alcuni recenti studi e importanti edizioni (ad es. B. MONTANARI, "Della vita e delle opere d'Ippolito Pindemonte con uno scritto di V. Betteloni", a c. di G. P. Marchi, Verona 2003; I. PINDEMONTE, "Lettere a Isabella (1784-1828)", a c. di G. Pizzamiglio, Firenze 2000, su cui cfr. C. VIOLA, "Il nuovo, la tragedia, la storia. Sulle lettere di Pindemonte a Isabella", «Studi veneziani», n.s., XLVII, 2004, pp. 365-379), con il risultato di dimostrarne la piena rappresentatività rispetto alle tendenze dominanti tra il pieno Settecento e il primo Ottocento, nel Veneto e in Europa. Pertanto è sempre più urgente e avvertita dagli studiosi la necessità di poter disporre dei testi pindemontiani in edizioni accessibili e filologicamente affidabili. L'edizione che qui si propone comprenderà tutte le "Varie", le "Epistole", i "Sermoni", i giovanili "Versi di Polidete Melpomenio", i poemetti "Gibilterra salvata", "La Fata Morgana", "La Francia", l'"Epitalamio" in nozze Giuliari-Dal Pozzo, gli "Scherzi latini e italiani" e i vari frammenti sparsi. Si tratta nel complesso di oltre un centinaio di componimenti di vario metro e di diversa estensione ed impegno, invero non sempre così presenti all'attenzione dei critici e degli storici letterari anche perché il loro originario abbinamento alle "Campestri" viene presto surrogato, nella tradizione a stampa, dall'altro, più fortunato dittico delle "Prose e poesie campestri", con evidente esclusione delle "Varie". Sono invece, pur nella fondamentale occasionalità e disparità di riuscita, testi significativi della vicenda poetica, letteraria e culturale del Pindemonte, dalla giovanile inclinazione verso i temi civili di ispirazione `illuministica' fino al culto neoclassico (e canoviano in particolare) della maturità, attraverso il descrittivismo paesaggistico di raffinato gusto `preromantico' proprio delle rime di occasione odeporica (notevoli, in quest'ultimo filone, alcuni versi di soggetto alpestre, già esaminati dallo scrivente nel saggio "Appunti sull'immaginario alpestre in Alfieri e in Pindemonte"). Di questi componimenti non esistono edizioni moderne neppure parziali (non ospitano che due "Varie" - unici fra le maggiori antologie novecentesche - i "Lirici del Settecento" della Ricciardi, Milano-Napoli 1959), sicché lo studioso è costretto tuttora a servirsi delle edizioni sette-ottocentesche (l'ultima, quella napoletana delle "Opere", data al 1861), le quali non raccolgono in nessun caso l'intera produzione pindemontiana (pubblicandone anzi porzioni volta a volta diverse), né sempre si rivelano di agevole reperimento e/o di piena affidabilità dal punto di vista filologico; ancor meno accessibili, poi, le varie pubblicazioni, per lo più di occasione e pertanto di ridotta tiratura e di circolazione prevalentemente locale, in cui in origine furono editi - quasi sempre singolarmente - i diversi componimenti. Particolarmente laboriosa si preannuncia la fase di `recensio' dei testimoni manoscritti e a stampa, per la quale si renderà necessaria un'accurata esplorazione dei fondi pindemontiani conservati alla Biblioteca Civica e all'Archivio di Stato di Verona, nonché verifiche condotte in altre sedi. A questo proposito il lavoro proseguirà precedenti ricerche dello scrivente (C. VIOLA, "Per l'edizione delle rime varie di Ippolito Pindemonte", «Studi e Problemi di Critica Testuale», 70, aprile 2005, pp. 47-73), in cui è ricostruita ed esaminata la tradizione a stampa e si segnalano e commentano alcune significative varianti testuali d'autore rinvenute in un postillato del Fondo Pindemonte della Biblioteca Civica di Verona. A livello esegetico-interpretativo e più latamente storico-culturale, il commento ai testi potrà invece giovarsi dei risultati emersi nel corso del Convegno internazionale di studi su "Vittorio Alfieri e Ippolito Pindemonte nella Verona del Settecento", i cui Atti sono stati pubblicati nel 2005 per le cure congiunte di G. P. Marchi e di chi scrive.

Sponsors:

Funds: assigned and managed by the department

Project participants

Activities

Research facilities

Share