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Il corso di Comparative Literature: History and Theory, soffermandosi sugli snodi intersemiotici che la pratica comparativa mette in evidenza e attraverso la lettura dei testi proposti consentirà allo studente di acquisire cognizioni e saperi significativi, di affinare le proprie capacità d’interpretazione e comprensione applicate ai testi letterari e di elaborare importanti elementi di giudizio.
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Il corso di Comparative Literature: History and Theory intende seguire una linea di sviluppo del romanzo americano partendo dal punto di vista degli intellettuali italiani che sono vissuti nella prima metà del XX secolo. I reportage , gli studi, le traduzioni e le antologie, come Americana di Elio Vittorini, hanno costruito il “mito americano” che ha affascinato generazioni di lettori. Sono stati considerati anche alcuni temi e problemi critici fino agli anni ottanta. Il corso intende prestare una sigificativa attenzione ai problemi critici che emergono dal passaggio tra l'adattamento filmico e la sua fonte letteraria, soffermandosi sugli snodi intersemiotici che la pratica comparativa mette in evidenza.
Testi
Henry James Washington Square (1880)
Film: The Heiress, regia di William Wyler (1949)
Raymond Chandler, Farewell, my Lovely (1940)
Film: Farewell, my Lovely, regia di Dick Richards (1975)
Jay McInerney, Bright Lights, Big City (1984)
Film, Bright Lights, Big City, regia di James Bridges (1988)
Bibliografia critica
- Dominique Fernandez, Il mito dell’America negli intellettuali italiani dal 1930 al 1950, Salvatore Sciascia editore, Caltanisetta-Roma, 1969.
- Alessandra Rocca, I miti del nuovo continente,: l'Americana di Vittorini, in "Quaderni del 900", II, 2002, pp. 111-126.
- Pino Fasano, Il mito americano di Cesare Pavese, "Italica", Vol. 85, No. 2/3 (2008), pp. 295-310.
- Gino Tellini, Fenomenologia del mito americano, "Studi italiani", 2 (2015), pp. 7-21.
- Singh Maini Darshan, Washington Square. A Centennial Essay «The Henry James Review» Nov. 1, 1979.
- James Gargano, Washington Square: A Stdy in the Growth of an Inner Self, in «Short Fiction», Summer 1976.
- E.M. Beekman, Raymond Chandler & an American Genre, The Massachusetts Review, Vol. 14, No. 1 (Winter, 1973), pp. 149-173.
-John P. Athanasourelis, Film Adaptation and the Censors: 1940s Hollywood and Raymond Chandler, in «Studies in the Novel». vol. 35, 3 2003, pp. 325-338.
- Peter Swirski, Raymond Chandler's Aesthetics of Irony, in From Lowbrow to Nobrow, Montreal, London: McGill-Queen's University, 2005.
- Psychogeography and the Victims of the City in McInerney's Bright Lights, Big City.
- Giacomo Manzoli, Cinema e letteratura, Roma, Carocci, 2003.
- Linda Costanzo Cahir, Literature into Film: Theory and Practical Approaches, London, McFarland and Company, 2006.
Le modalità didattiche comportano lezioni frontali, da svolgersi in tre giorni settimanali per un complessivo carico di 54 ore (9 CFU). Il docente è disponibile due giorni alla settimana per ricevere gli studenti (orario nel WEB). Gli studenti non frequentanti dovranno concordare un programma con qualche variazione per facilitare lo studio individuale.
Gli studenti dovranno mostrare, durante un colloquio orale, di aver appreso le capacità critiche che si sono elaborate durante il corso, mostrando un’abilità analitica e argomentativa nel collegare i vari piani culturali e giungendo a una profondità e ampiezza delle conoscenze dei testi letti e commentati. Lo studente dovrà altresì esporre con proprietà di linguaggio.
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