<Un po' di carcere e un po' di manicomio>. Le prigioni di Oskar Panizza
Anno:
2007
Tipologia prodotto:
Contributo in atti di convegno
Tipologia ANVUR:
Contributo in Atti di convegno
Lingua:
Italiano
Formato:
A Stampa
Titolo del Convegno:
<Le loro prigioni>: Scritture dal carcere
Luogo:
Verona
Periodo:
25-28 maggio 2005
Casa editrice:
Edizioni Fiorini
ISBN:
978-88-87082-73-9
Intervallo pagine:
291-325
Parole chiave:
"Panizza", "carcere"
Breve descrizione dei contenuti:
La ricaduta sull'opera di Panizza dell'esperienza carceraria. In questo saggio si analizzano le ricadute della carcerazione sulla scrittura e la riflessione di Oskar Panizza. L’autore di Monaco è stato incarcerato dopo la pubblicazione nel 1894 del suo dramma Il concilio d’amore che gli è valsa un’accusa per reati contro la religiosità dei tedeschi. In quest’opera egli stigmatizza la corruzione della corte papale di Rodrigo Borgia. La reclusione implica una svolta nella produzione di Panizza: essa ha innanzi tutto imposto dei temi come il rapporto fra malattia mentale e potere politico. Negli scritti autobiografici come il Diario da Amberg o in testi narrativi come i Düstre Lieder (1895) Panizza si oppone al positivismo psichiatrico. In questi testi il mondo si trasforma in un’allucinazione poiché, secondo lui, ognuno è creatore della propria realtà. Panizza dimostra nei suoi scritti di conoscere gli psichiatri e psicologi più autorevoli del suo tempo e ne critica gli approcci. In E.T.A. Hoffmann egli trova un Doppelgänger come dimostra un saggio, sconosciuto al pubblico italiano, che ho proposto in calce al mio intervento.
Id prodotto:
46034
Handle IRIS:
11562/320800
depositato il:
1 settembre 2008
ultima modifica:
28 ottobre 2022
Citazione bibliografica:
Salgaro, Massimo,
. Le prigioni di Oskar Panizza in <Le loro prigioni>: Scritture dal carcere
, Edizioni Fiorini
, Atti di "<Le loro prigioni>: Scritture dal carcere"
, Verona
, 25-28 maggio 2005
, 2007
, pp. 291-325