Discorso coloniale e alterità nel Frankenstein di Mary Shelley
Anno:
2022
Tipologia prodotto:
Contributo in volume (Capitolo o Saggio)
Tipologia ANVUR:
Contributo in volume (Capitolo o Saggio)
Lingua:
Italiano
Titolo libro:
Caro mostro. Duecento anni di Frankenstein
Casa editrice:
Fiorini
ISBN:
978-88-96419-62-5
Intervallo pagine:
39-60
Parole chiave:
schiavitù, discorso razziale, ibridità
Breve descrizione dei contenuti:
Il saggio mette in luce come gli assunti ideologici del colonialismo britannico, coevo alla scrittura del Frankenstein di Mary Shelley, abbiano influito sull’immaginario della scrittrice e sulla creazione della figura ‘mostruosa’ in termini di alterità, alienazione, cannibalismo. Viene osservato come la costruzione del corpo grottesco e ‘altro’ della creatura sia influenzata dagli stereotipi razziali dell’epoca e dalla ‘spettacolarizzazione’ del corpo nero nel contesto coloniale del primo XIX secolo. Viene inoltre messo in evidenza come la rappresentazione stereotipata, trasmessa dalla cultura letteraria e popolare, dei tratti etnici del nero, percepiti in termini di brutalità e repulsione, si ritrovi anche nella descrizione della creatura e della sua identità ‘altra’ e minacciosa – una minaccia che può essere letta anche in relazione ai timori e le preoccupazioni generati all’epoca dalle ribellioni degli schiavi nelle piantagioni caraibiche e dal dibattito sull’abolizione della schiavitù nelle Indie Occidentali.
Id prodotto:
132304
Handle IRIS:
11562/1086879
ultima modifica:
28 gennaio 2025
Citazione bibliografica:
Pes, Annalisa,
Discorso coloniale e alterità nel Frankenstein di Mary ShelleyCaro mostro. Duecento anni di Frankenstein
, Fiorini
, 2022
, pp. 39-60