Dopo la mostruosità. Dal canone all’anti-canone.

Data inizio
1 marzo 2017
Durata (mesi) 
48
Dipartimenti
Lingue e Letterature Straniere
Responsabili (o referenti locali)
Adami Valentina , Battisti Chiara , Carpi Daniela , Fiorato Sidia

La critica sui concetti di mostro, di miracolo, di meraviglia e di portento vanta una lunga tradizione, soprattutto perché lo studio dell’Altro si è dimostrato fondamentale nell’analisi della storia della mentalità, della spiritualità e dell’ideologia, tanto nel passato quanto nel presente. Il tema del mostruoso è stato non di rado usato come metafora nella teoria cinematografica, letteraria, culturale, fino a diventare elemento caratterizzante del discorso femminista ed ecocritico. Il mostruoso ha assunto nel tempo una strumentale funzione semantica, scandendo in parallelo i processi di demistificazione, desacralizzazione e sviluppo scientifico. Un utilizzo così esteso di una nozione, quale ad esempio quella di mostruoso, si carica di una forte implicazione metaforica che funge da barometro sociale, da indicatore diacronico di come l’immaginazione umana sia stata in grado di creare e associare a questo concetto nuove accezioni, nuovi usi, nuovi riferimenti, nuove immagini. Sono proprio queste allegorie a condurci al nucleo della materia, ovvero un esame etico del male. Diversi approcci critici affrontano la questione dell’ontologia del male attraverso più filtri interpretativi, i più recenti dei quali hanno dato vita a una prospettiva contemporanea che si potrebbe denominare “teratologia del sublime”. Essa si concentra sul carattere mostruoso del male, legandolo all’horror, all’abiezione, al nihil e a tutto ciò che sfugge ai filamenti determinanti del linguaggio. Il male diventa così irrappresentabile, assumendo i tratti di ciò che è totalmente altro. Nella sua assolutezza, diventa quindi l’altro lato del divino, subconscio del bene. Cosa sono quindi i mostri? I mostri sono terribilmente simili a noi, diversamente non li riconosceremmo come tali, sono la bestia che è in noi, sono l’estremo opposto di ciò che siamo o di ciò che pensiamo di essere, ma ci rassomigliano in modo inequivocabile. Sono l’umano inumano, sono l’Io al di fuori dell’Io, sono l’Altro. IMPORTO PREVISTO RELATIVO ALLE MISSIONI Daniela Carpi (Fur Daniela Carpi) 1000 euro Chiara Battisti (Fur Chiara Battisti) 500 euro Sidia Fiorato (Fur Sidia Fiorato) 2600 euro
 

Partecipanti al progetto

Valentina Adami
Chiara Battisti
Professore associato
Daniela Carpi
Incaricato alla ricerca
Raffaele Cutolo
Professore a contratto
Sidia Fiorato
Professore associato
Aree di ricerca coinvolte dal progetto
Letteratura inglese e letterature anglofone
Critical Theory & Poetics

Attività

Strutture

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