La malattia è un tema tanto diffuso in letteratura da divenire un vero e proprio topos letterario. La ricerca, implicata in questo progetto, si rivolge ai diversi modi con cui il tema della malattia si intreccia alla letteratura: dalla malattia fisica di un singolo o di una collettività alla malattia morale, dall’affezione legata a un valore eziologico ai letterati ammalati, agli autori che fanno della malattia l’oggetto della propria opera. Solo qualche esempio, tra i più noti: una malattia tutta letteraria come la cisiddetta “malattia d’amore”, diviene uno dei topoi privilegiati della letteratura e della lirica occidentali; la peste del 1348 fa da cornice al Decameron di Giovanni Boccaccio; quella che colpì nel XVII secolo l’intera comunità di Milano (e non solo), viene usata come fondale per le scene corali nel romanzo i I promessi sposi di Alessandro Manzoni. La letteratura spesso si fa interprete delle forme patologiche predominanti in un dato periodo storico: tra il XIX e il XX secolo, la tubercolosi diviene malattia anche letteraria, con eroine come Marguerite Gautier. Mentre certe malattie assumono uno statuto stigmatizzante nella storia e nell’immaginario collettivo, portando a una vera e propria segregazione ed espulsione del malato dal corpo sociale: dalla follia alla peste, all’aids, la ‘peste’ dei nostri giorni.