Il corso si propone di offrire un orientamento alla storia della filosofia mediante la lettura di testi che da diverse prospettive hanno arricchito la ricerca filosofica, considerati nel contesto culturale e storico.
Nelle condizioni di benessere economico e pace civile che ne è della libertà politica? Qual è lo spazio consentito ad un agire politico che non sia solo angusta difesa degli interessi materiali o rituale comportamento elettorale? Domande fondamentali che Hannah Arendt ha posto, più di trent’anni fa, coniugando l’ambito del pensiero e dello studio a quello dell’agire concreto. Arendt anticipa, in certo senso, la critica ecologica e denuncia un duplice grave pericolo: l’«espropriazione del mondo» da parte dell’uomo moderno corrode lo spazio politico e minaccia il cosmo naturale. Luce Irigaray risponde oggi a questi interrogativi, proponendo la creazione di «un mondo dove vivere in pace e felici, lavorando al divenire dell’umanità a partire dall’appartenenza e dal mondo naturali che sono i nostri»: nuovi modi di incontrarci e di coesistere nel rispetto delle nostre differenze, sia in ambito privato ed intimo, sia a livello di convivenza mondiale ed universale..
BIBLIOGRAFIA
- H. ARENDT, Vita activa. La condizione umana, introd. A. Dal Lago, Milano, Bompiani, 2008 [o altra ed.];
- L. IRIGARAY, Condividere il mondo, Torino, Bollati Boringhieri, 2009.
A chi non frequenta le lezioni si consiglia la lettura del testo: - L. BOELLA, Hannah Arendt. Agire politicamente. Pensare politicamente, Milano, Feltrinelli, 1995.
Esame orale
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