Il Corso si propone di indagare lo statuto del personaggio narrativo moderno, seguendo una significativa e coerente tipologia di “caratteri” in romanzi e racconti della letteratura italiana novecentesca.
"La realtà inventata."
Nella narrativa del Novecento italiano esiste una straordinaria galleria di personaggi “perturbati”: nevrotici, smemorati, fobici, ipocondriaci, ossessivi, malinconici, visionari. Le loro percezioni e convinzioni anomale costruiscono una realtà difforme e producono strani comportamenti. Come funzionano queste figure di squilibrio e di eccesso? L’analisi si concentrerà sulle seguenti opere: Svevo, il romanzo La coscienza di Zeno; Pirandello, il dramma Enrico IV e alcune novelle; Gadda, il romanzo La cognizione del dolore; alcuni racconti di Buzzati, Landolfi, Bufalino. All’illustrazione diretta dei testi si alterneranno lezioni dedicate a una panoramica di storia letteraria.
Bibliografia
- I testi del Corso saranno raccolti in una dispensa a cura della docente
- Si adotta il manuale di storia letteraria: Gibellini-Oliva-Tesio, Il valore letterario. Storia e antologia della letteratura italiana. 4. Il Novecento, Brescia, Editrice La Scuola, 1994. In questo volume si richiede lo studio delle sezioni seguenti:
Luigi Pirandello, pp. 175-224; Italo Svevo, pp. 225-261; Dino Buzzati, pp. 398-409; Tommaso Landolfi, pp. 410-413; Giuseppe Ungaretti, pp. 473-511; Eugenio Montale, pp. 512-543; Gesualdo Bufalino, pp. 783-785; Carlo Emilio Gadda, pp. 889-908
L’esame si svolge in forma orale. Consiste in alcune domande istituzionali di storia letteraria (relativamente agli autori indicati); e in alcune domande sull’argomento e le problematiche del Corso, con spiegazione diretta dei testi commentati a lezione.
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