La lezione, parte di un ciclo di tre, dedicato ai contatti tra Italia e paesi slavi all’inizio del XX secolo – contatti che posero le basi anche per il futuro sviluppo della disciplina universitaria della slavistica
Le riviste, come è noto, svolsero un ruolo centrale nell’800, non soltanto in qualità di canali di divulgazione e informazione, ma anche come strumenti di formazione del sapere scientifico e delle sue metodologie di indagine. Lo si può vedere, per es., nell’importanza delle recensioni, spesso equiparabili a dei saggi critici sia per dimensioni che per precisione. Il dibattito scientifico e la trasmissione di novità rilevanti tra zone diverse del mondo trova nelle riviste una delle sue espressioni, e i confini tra originalità scientifica e divulgazione sono spesso più labili di quanto non si possa osservare oggi.
La lezione entrerà nel merito dello sviluppo delle conoscenze sul mondo slavo in Italia alla luce dello sviluppo complessivo della stessa slavistica, parallelo a quello di altre discipline umanitarie di carattere filologico-linguistico e storico-letterario. Alcune situazioni emblematiche serviranno a chiarire l’efficacia delle riviste per la formazione in Italia di visioni sempre meno generiche delle nazioni slave, delle loro culture e del loro posto nella mappa concettuale degli italiani colti della seconda metà dell’Ottocento.
I dottorandi potranno scegliere aspetti del tema presentato come spunto per i loro saggi intermedi
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