L’espressionismo è una delle più rappresentative correnti dell’avanguardia europea di inizio secolo. Tra il 1905 e il 1925 (in particolare tra il 1910 e il 1920) gli autori espressionisti articolano una critica radicale della società e concepiscono un’estetica fortemente innovativa che è incentrata da una parte sul culto del brutto, sull’introspezione, sulla crisi del soggetto, sull’angoscia e sulla follia, e dall’altra sul confronto colle realtà moderne della metropoli, dell’industrializzazione, dell’accelerazione dei ritmi di vita e della guerra. Lo scopo del corso è di fornire un’introduzione a questa sensibilità artistica inserendola nel contesto della letteratura e della cultura tedesca del ventesimo secolo.
Testi
- Il teatro espressionista tedesco, a cura di Vito Pandolfi, Bologna Guanda 1956.
- Poeti espressionisti tedeschi, a cura di Maria Teresa Mandalari, Milano Feltrinelli 1970.
- Caos e geometria: per un regesto delle poetiche espressioniste, a cura di Paolo Chiarini, Firenze La Nuova Italia 1969.
- Expressionismus. Manifeste und Dokumente zur deutschen Literatur 1910-1920. Mit Einleitungen und Kommentaren, hrsg. von Thomas Anz und Michael Stark, Stuttgart Metzler 1982.
- Opere critiche
- Arturo Larcati, L’espressionismo tedesco, Milano Editrice Bibliografica 1999.
- Ralf Georg Bogner, Einführung in die Literatur des Expressionismus, Darmstadt WBG 2005.
Una bibliografia più completa verrà fornita all’inizio del corso.
Manuali
Profilo storico della letteratura tedesca, a cura di Anton Reininger, Torino Rosenberg & Sellier 2005.
Esame orale.
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