Analisi teorico-applicative di linguaggi letterari nel contesto neozelandese

Questo progetto di ricerca intende occuparsi di un aspetto peculiare all’interno del vasto ambito di studi denominato “discourse analysis”.
I presupposti teorici che guideranno l’indagine sono da rintracciare negli studi linguistici di pragmatica che si sono variamente occupati di implicatura, presupposizione, inferenza, deissi, teoria degli atti linguistici e "politeness", ponendo enfasi sull’aspetto performativo del linguaggio e individuando i principi che regolano i processi comunicativi.
Il modello d’analisi che verrà adottato propone un superamento della dicotomia formale/funzionale a favore della seconda prospettiva a cui sono da ascrivere i successi, in ambito internazionale, di molte ricerche maturate e prodotte in ambienti di studio di impostazione hallidayana.
La ricerca si svolgerà nell’ambito degli “Englishes” per indagare l’inglese della letteratura, ponendo quale oggetto di studio il testo narrativo nelle forme non-standard aventi effetto di stilizzazione.
Il contesto letterario sarà quello della narrativa neozelandese del secondo Novecento, con particolare attenzione alle idiosincrasie linguistiche che caratterizzano la scrittura di autori di etnia maori, quali ad esempio Witi Ihimaera, Patricia Grace, Keri Hulme e Alan Duff.
Il tipo di analisi proposta è innovativa in quanto l’apporto teorico a disposizione ha fino ad ora guidato lo studio della lingua parlata o di trascrizioni della stessa e rarissimi sono stati i tentativi di una sua applicazione al testo letterario.
Il metodo di indagine garantisce inoltre un rigore scientifico e una conseguente attendibilità di risultati nella misura in cui ogni processo interpretativo trova fondamento in una precisa teoria linguistica.