La short story australiana "al femminile" tra Otto e Novecento (1845-1944) (continuazione, anno 2004)

Il progetto si propone di illustrare e valutare il contributo delle scrittrici australiane - tra la seconda metà dell'Ottocento e la prima metà del Novecento - alla tradizione della narrativa breve, e di evidenziarne la rilevanza rispetto ad una cultura patriarcale che le relega ad una condizione subalterna e marginale. Da un lato verrà documentata l'incidenza di autrici nell'ambito di una fioritura autoctona del genere durante la fase coloniale (1845-1901) attraverso l'analisi di un corpus di racconti di variegata tipologia ("moral tales", "romances", "detective stories"), indirizzati ad un pubblico femminile da istruire e divertire. Dall'altro, verrà trattata la produzione di Barbara Baynton, Henry Handel Richardson, Christina Stead, Katharine Susannah Prichard, e Marjorie Barnard nel cinquantennio successivo alla costituzione del Commonwealth australiano (1901), sottolineando come all'acquisizione di diritti e di rilevanza sociale delle donne (con la concessione del voto nel 1902) non corrisponda, a livello di contenuti e della loro rappresentazione narrativa, un reale cambiamento nei rapporti interpersonali istituzionalizzati. Si seguiranno dunque le tappe del lento e faticoso riscatto da parte di scrittrici che operano in un sostanziale isolamento e talora da espatriate dimostrando una sempre più intensa e progressiva consapevolezza fino alla loro, seppur problematica, assunzione nel canone della letteratura australiana del Novecento.