Titolo del corso: L’infrazione dei codici: la narrativa (post-)impressionista e il (post-)imagismo di primo Novecento.
Obiettivi: Il corso intende delineare una panoramica della sperimentazione narrativa e poetica modernista, collocandola nel contesto della letteratura inglese del Novecento
Si analizzeranno alcuni degli esempi più significativi della sperimentazione letteraria modernista, evidenziando l’infrazione dei codici narrativi e poetici tradizionali, e sottolineando il ruolo svoltovi dal confronto tra letteratura e arti visive. In particolare, si prenderanno in esame i concetti di voco-visualità, spazialità testuale, realismo e impersonalità. A tal fine si circoscriveranno i punti di incontro, sia storici che teorici e semiotico-retorici, fra la narrativa impressionista e post-impressionista, la poetica imagista e l’esperienza pittorica europea come veicolata al pubblico inglese attraverso la mediazione del Bloomsbury group.
Bibliografia:
Testi primari
• Ford Madox Ford, The Good Soldier (edizione in inglese a scelta);
• Virginia Woolf, To the Lighthouse (edizione in inglese a scelta);
• James Joyce, Ulysses, parte I, capitolo 3 (edizione in inglese a scelta);
• Peter Jones (ed.), Imagist Poetry, Harmondsworth, Penguin Books, (1972) 1988 (introduzione e una scelta di poesie che sarà indicata durante il corso);
• T.S. Eliot, Prufrock and Other Observations, in R. Sanesi (a cura di), Poesie, Milano, Bompiani, 1983 (una scelta di poesie sarà indicata durante il corso).
Testi secondari:
• S. Bigliazzi, Il colore del silenzio, Venezia, Marsilio, 1998, pp. 73-134, 169-196;
• G. Cianci (a cura di), Modernismo/Modernismi, Milano, Principato, 1991: R. Bianchi, “Imagismo”, pp. 112-26; V. Fortunati, “Il protomodernismo di Ford Madox Ford”, pp. 127-39; G. Cianci, “la catalizzazione futurista. La poetica del verticismo”, pp. 156-74; F. Gozzi, “La rottura dei codici: il linguaggio protagonista”, pp. 290-313;
• G. Melchiori e G. De Angelis (a cura di), Guida alla lettura dell’Ulisse di James Joyce, Milano, Mondadori, 1984, pp. 11-66, 94-106;
• A. Serpieri, “La prospettiva fenomenologia nella raccolta di Prufrock”, in ID., Le strutture profonde, Bologna, Il Mulino, 1973, pp. 89-119;
• A. Marchese, L’officina del racconto, Milano, Mondadori, pp. 69-234;
• P. Bertinetti, Storia della letteratura inglese, Torino, Einaudi, 2000, vol. II, pp. 164-316;
• Durante il corso saranno fornite delle dispense.
esame orale
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