Conoscenza di un genere letterario fondamentale nella letteratura italiana moderna, quello della tragedia, considerato nel suo sviluppo e nei diversi contesti culturali. Comprensione approfondita, attraverso la lettura e il commento dei testi scelti, di alcune tematiche chiave dell’immaginario tragico.
«La Tragedia tra Settecento e Ottocento».
L’analisi si concentrerà specialmente sulle seguenti opere: ALFIERI, Antigone e Mirra; MANZONI, Il Conte di Carmagnola e Adelchi.
All’illustrazione dei testi si alterneranno lezioni dedicate a una panoramica di storia letteraria.
BIBLIOGRAFIA
I testi del Corso saranno raccolti in una dispensa a cura della docente; gli studenti potranno procurarsene copia.
Per lo studio della storia letteraria, si adotta il manuale: FERRONI-CORTELLESSA-PANTANI-TATTI, L’esperienza letteraria in Italia, il vol. 2: Dal Cinquecento al primo Ottocento, Milano, Einaudi scuola, 2006. In questo volume è richiesto lo studio degli argomenti seguenti, che privilegiano la linea dell’esperienza teatrale (le due serie di pagine indicate si riferiscono rispettivamente alla parte della Storia e a quella dei Testi antologizzati):
Il mondo del melodramma e Metastasio, pp. 309-313 e pp. 397-410;
Carlo Goldoni e la cultura veneziana, pp. 329-340 e pp. 429-482;
Vittorio Alfieri, pp. 361-372 e pp. 551-592;
Gli ultimi libertini (Casanova) e Lorenzo Da Ponte, pp. 597-599 e pp. 635-650;
Alessandro Manzoni, pp. 783-805 e pp. 917-1047.
L’esame si svolge in forma orale. Consiste in alcune domande istituzionali di storia letteraria (relativamente agli autori assegnati); e in alcune domande sull’argomento e le problematiche del Corso, con spiegazione diretta dei testi commentati a lezione.
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