Il corso, tenuto in lingua tedesca, si propone di indagare il rapporto tra letteratura e arti figurative, tra segni verbali e segni iconici in Germania fra il tardo Settecento e gli inizi del Novecento.
Dal Laocoonte al Laocoonte: Winckelmann, Lessing, Heinse, Hirt, Goethe, Warburg.
Bibliografia
- Helmut Pfotenhauer (a cura di), Frühklassizismus. Position und Opposition: Winckelmann, Mengs, Heinse, Frankfurt M., 1995.
- Gotthold Ephraim Lessing, Laokoon. Stuttgart, Reclam, 1986.
- Wilhelm Heinse, Ardinghello und die glückseligen Inseln. Stuttgart, Reclam, 1975.
- Aloys Hirt, Laokoon. In: Die Horen, 3. Jg., 10. Stück 1797, Darmstadt, 1959, pp. 1-26.
- Johann Wolfgang Goethe, Über Laokoon, in: Id., Ästhetische Schriften 1771-1805, a cura di Friedmar Apel, Frankfurt M., 1998, pp. 489-500.
- Maurizio Ghelardi, Lo sviluppo del pittorico nei rilievi di Ghiberti. Un seminario inedito di Aby Warburg. In: Opere e giorni. Studi su mille anni di arte europea dedicati a Max Seidel, a cura di Klaus Bergdolt e Giorgio Bonsanti, Venezia, 2001, pp. 741-748.
- Peter Kofler (a cura di), Ekstatische Kunst – Besonnenes Wort. Aby Warburg und die Denkräume der Ekphrasis, Bozen, 2009.
Ulteriore bibliografia sarà fornita durante il corso.
L’esame è orale e dovrà essere sostenuto in lingua tedesca. In alternativa si offre la possibilità di scrivere un elaborato in lingua tedesca di circa 10 pagine in combinazione con una prova orale breve.
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