Cervantes e il romanzo cavalleresco del Cinquecento spagnolo

La ricerca verte sul romanzo cavalleresco spagnolo, come presupposto di un più vasto interesse per la forma romanzo e per il "Don Chisciotte" di Cervantes. In generale ci si propone di colmare lacune di conoscenza sul genere dei "libros de caballerías" spagnoli, vasto campo quasi inesplorato che comprende più di cinquanta volumi. Concretamente si è intrapreso lo studio di due opere, di cui si è già programmata la pubblicazione con le edizioni del Centro de Estudios Cervantinos di Alcalá de Henares. Si tratta del "Caballero de la Cruz-Lepolemo" (Valencia 1521) e della sua continuazione "Leandro el Bel" (Toledo 1563).
"Progetto Mambrino": si è intrapresa inoltre l'esplorazione di quel corpus letterario particolare costituito dalle continuazioni dei "libros de caballerías" spagnoli scritte in lingua italiana: un insieme di volumi pubblicati a Venezia attorno alla metà del XVI secolo, su iniziativa di editori e poligrafi che rispondevano prontamente alla richiesta del mercato editoriale. Si tratta di romanzi originali, in prosa, di autori come Pietro Lauro e Mambrino Roseo da Fabriano, che dalla traduzione-adattamento dei "libros de caballerías" castigliani passarono presto alla scrittura imitativa, a volte con discreti spunti di originalità.