Lo spazio autobiografico nella letteratura coloniale e post-coloniale del Novecento: Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa, Carabi.

Data inizio
1 ottobre 2005
Durata (mesi) 
24
Dipartimenti
Lingue e Letterature Straniere
Responsabili (o referenti locali)
Righetti Angelo

Il progetto trova i suoi presupposti teorici e metodologici negli studi sull’autobiografia di P. Lejeune (1975), J. Olney (1972, 1980,1988), P. J. Eakin (1985) - e, nell’ambito della letteratura coloniale e post-coloniale di lingua inglese, nelle elaborazioni critiche successive di D. McCooey, J. Colmer, P. Neilsen, A. Nettleback (Australia), L. Jones (Nuova Zelanda), M. Chapman (Sud Africa), L. Breiner, H. Tiffin (Caraibi), D. Mcdermott (Commonwealth) – ed è inteso ad esplorare una serie di testi significativi del genere autobiografico a partire dalla loro specificità spazio-temporale nel contesto delle “settler colonies” (Australia e Nuova Zelanda) o delle colonie (Sud Africa e Carabi) tra gli anni Trenta e i tardi anni Ottanta del Novecento, nel passaggio obbligato per gli scrittori da un apprendistato di marca coloniale derivativa e di “minorità”, a fasi successive di formazione nelle quali, al racconto della costruzione di una identità personale si affianca quello della ricerca di una identità culturale nazionale autonoma che tiene conto anche di varianti regionali e/o etniche (H. Porter, D. Malouf, J. Waten). In questi due ambiti problematici si inseriscono quelli cruciali dell’autobiografia come storia della vocazione d’artista e della sua “diversità” (P. White, F. Sargeson), e della differenza di genere (gender) come istanza esistenziale con cui sono costrette a misurarsi le scrittrici: B. Hanrahan, D. Hewett (Australia), S. Ashton-Warner, L. Edmonds, J. Frame (Nuova Zelanda).
L’analisi di autobiografie sudafricane e caraibiche metterà in luce un passato lontano e recente di colonizzazione come eliminazione di culture autoctone, seguito da una colonizzazione interna dopo l’indipendenza in Sud Africa (l’apartheid), e da una ricolonizzazione neocapitalistica legata allo sfruttamento turistico delle isole caraibiche - e sarà funzionale alla comparazione delle problematiche socio-politiche ineludibili del privilegio razziale, di ascendenza afrikaner o inglese (A. Paton, B. Breytenbach, J. M. Coetzee), con quelle di scrittori neri o “coloured” quali E. Mphahlele, P. Abrahams e B. Modisane, evidenziando le contraddizioni, le reticenze e le "amnesie" dei primi, rispetto alle verità incandescenti della discriminazione ed emarginazione, fino all'esilio forzato, dei secondi.
In modo analogo si esamineranno infine testi autobiografici caraibici apparsi nella forma di autobiografie finzionali (Selvon, Lamming, Kincaid) e di abbozzi autobiografici autonomi, o dispersi in prose “ibride” in cui vengono mixati narrazione, autobiografia, resoconti di viaggio (Naipaul, Rhys).
Nel corso della disamina delle varie forme di autobiografia degli autori presi in considerazione si osserverà come tecniche e strategie narrative influenzino le modalità del racconto autobiografico e, in parallelo, come l’invenzione, la fiction riscriva, deformandole e distanziandole, le molteplici e spesso drammatiche esperienze di percorsi esistenziali peculiari.

Enti finanziatori:

Finanziamento: assegnato e gestito dal Dipartimento

Partecipanti al progetto

Annalisa Pes
Professore associato
Angelo Righetti
Incaricato alla ricerca
Aree di ricerca coinvolte dal progetto
Letteratura inglese e letterature anglofone
Critical Theory & Poetics
Letteratura inglese e letterature anglofone
Cultural Studies: Colonialism/Colonial Discourse
Letteratura inglese e letterature anglofone
Historical period codes: 1500-1600
Letteratura inglese e letterature anglofone
Literature (General): Comparative literature  (DFLL)
Letteratura inglese e letterature anglofone
Literature (General): Comparative literature  (DLLS)
Letteratura inglese e letterature anglofone
Stylistics

Attività

Strutture

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