La prima fase del lavoro consisterà nella individuazione e nel reperimento di fonti manoscritte e a stampa relative agli epistolari. Oggetti privilegiati d’indagine saranno le corrispondenze epistolari, conservate negli archivi e nelle biblioteche venete e veronesi in particolare (Archivio di Stato, Biblioteca Civica, Biblioteca Capitolare). Date le dimensioni europee dei carteggi, la ricerca andrà parzialmente estesa oltre i confini italiani. Essenziale sarà in questa fase l’acquisizione di riproduzioni (microfilm, xerocopie e digitalizzazioni). A questo livello si provvederà a stilare un catalogo di servizio che ordini tutte le fonti acquisite. In secondo luogo si procederà alla trascrizione selettiva dei materiali raccolti secondo i più consolidati criteri ecdotici. Questa fase del lavoro richiederà un cospicuo impegno di tempo da parte di tutti i ricercatori coinvolti e costituirà pertanto uno dei momenti più delicati della ricerca. Successivamente si procederà all’analisi dei testi trascritti e alla loro contestualizzazione nel quadro della storia letteraria e culturale del Settecento. I testi più interessanti e finora non compiutamente valorizzati saranno editi all’interno di contributi scientifici che potranno avere anche un taglio monografico (edizioni critiche commentate e corredate dei necessari apparati). Una parte della ricerca verterà su alcune figure di spicco della cultura scientifico-letteraria ed erudita del Settecento veronese e veneto, da Scipione Maffei e Jean-François Séguier ai due Vallisneri, da Giovanni Arduino ad Anton Lazzaro Moro, Alberto Fortis e Ippolito Pindemonte. In parallelo verrà allestito un catalogo digitale degli epistolari che troverà posto sul sito dell’università di Verona e sarà quindi consultabile da tutti gli studiosi.