A distanza di quasi trent’anni dal controverso saggio di Stanley Fish, qui provocatoriamente richiamato (Is There a Text in This Class?, Harvard UP 1980), sull’interpretazione come atto fondativo del testo, plurale nelle sue manifestazioni socialmente e culturalmente (pre)determinate, si nota in ambito critico anglosassone una significativa enfasi sulla problematizzazione del concetto di ‘valore’ in una prospettiva culturale imperniata sulle nozioni di variabilità, convenzionalità e interdisciplinarietà (cfr., e.g., B. Herrnstein Smith, Contingencies of Value, Harvard UP 1988), superando così il fuoco di attenzione estetico-letterario tipico di alcuni classici della teoria letteraria della metà del Novecento (e.g. Wellek and Warren, Theory of Literature [1942], Penguin 1976). Questa prospettiva critica, che dà per scontato, quando non per obsoleto, il concetto stesso di ‘letterario’, concerne gli studi umanistici in generale, e acquista specifiche connotazioni nell’ambito degli studi di anglistica, dove in anni recenti hanno prevalso impostazioni di tipo decostruzionistico, culturologico, neostoricistico, oppure ispirate a una interdisciplinarietà ormai quasi imperativa: dai consolidati studi comparatistici fra le varie arti, a più specifiche indagini relative al rapporto fra letteratura e discipline politiche, sociologiche, economico-giuridiche, scientifiche, bio-mediche, etc. In questo contesto di pur fertile interazione fra prospettive critiche e testuali tradizionalmente afferenti a campi contigui, ma non identici, si avverte l’esigenza di ripensare la natura di queste stesse dinamiche ermeneutiche sia da un punto di vista teorico, che didattico, che, infine, più generalmente culturale. Il nostro scopo è quindi di riproporre all’attenzione critica, con rinnovata consapevolezza (cfr., e.g., W. Iser, The Range of Interpretatation, Columbia UP 2000, J. Hillis Miller, On Literature, Routledge 2002 e il numero monografico di New Literary History, 2007, sul tema ‘What is Literature Today’), alcune ineludibili problematiche: a. la natura del testo letterario e non, e le tipologie testuali di cui gli studi letterari si occupano con particolare attenzione al concetto di genere; b. l’interazione dei testi nel più ampio concetto di cultura; c. l’interazione critica fra varie discipline letterarie e non letterarie nella disamina di problematiche complesse quale il rapporto fra la letteratura e altri campi del sapere; d. il rapporto fra testo letterario e canone; e. l’insegnamento della letteratura inglese (SSD L-LIN/10) come disciplina complessa, da esaminarsi nelle sue articolazioni linguistiche, filologiche e storico-culturali. Il progetto si propone quindi di offrire una riflessione metacritica su alcuni punti nodali dell’interrelazione fra le nozioni di testo letterario, genere, cultura, e canone/i, e mira a riversarsi in una prassi ermeneutica orientata ad analizzare varie tipologie di testi e a produrre edizioni commentate e traduzioni nella prospettiva di rispondere a tre principali quesiti fra loro strettamente correlati: 1) si può parlare di specificità testuali, letterarie e non (cfr. a., b. e c. sopra), e che cosa comporta, su un piano culturale, il progressivo deperimento della nozione di genere sull’asse diacronico, ovvero il suo graduale svincolarsi in epoca moderna da modelli prescrittivi tràditi di poetica, retorica ecc.? Il progetto intende soffermarsi sul rapporto fra testo letterario e testi della cultura, esaminando la dimensione storica delle convenzioni espressive e testuali nella codificazione dei vari piani comunicativi (enunciazione, ricezione, messaggio). Si concentrerà, inoltre, sulla disamina di tipi testuali misti (argomentativo, informativo), analizzando la diversa modulazione di alcuni elementi strutturali e retorici e la loro interazione con il contesto; 2) è possibile parlare di canone e/o di canoni inglese/i (cfr. d. sopra), e quali ne sono le implicazioni rispetto alle dinamiche di formazione del concetto di cultura in chiave verticale (dominante/dominato) e orizzontale (centro/periferia)? In particolare, ci si interrogherà: a) sul concetto di autori ‘minori’, ‘maggiori’ e di ‘epigoni’ e sul loro ruolo nella formazione e stabilizzazione del ‘canone’; b) sul rapporto fra modernità e tradizione; c) sul confronto fra canone e canoni nelle letterature in inglese alla luce dell’incidenza del bi- o pluri-linguismo sulla loro formazione e di fattori economico-editoriali oltre che culturali nella costituzione di identità nazionali. 3) Qual è il ruolo dell’ermeneutica del/i testo/i nei curricula universitari italiani (cfr. e. sopra)? Si propone di elaborare un progetto didattico pilota relativo all’insegnamento di quanto attualmente ricade nel SSD L-LIN/10 Letteratura inglese nel ciclo triennale e nel ciclo magistrale, senza trascurare un confronto con gli studi di Lingua e traduzione - Lingua inglese (SSD L-LIN/12). In particolare, nell'ambito di questo progetto, si prevede la realizzazione di un convegno internazionale concentrato sulla disamina dei testi e (pre)testi della Tempesta shakespeariana. Rientra nel progetto la pubblicazione di un volume dedicato al tema della testualità e dei meccanismi di signicazione della Tempesta.