Seminario: La conquista dell'enigma. Un'indagine sulle periferie della modernità

  dal 17/03/16 al 13/05/16

La conquista dell'engima. Un'indagine sulle periferie della modernità

In un libro recente (¿Qué significa pensar desde América Latina?, Madrid, Akal, 2014) il filosofo boliviano Juan José Bautista S. proponeva di concepire l’attività critica a venire come uno spazio di riflessione situato non tanto all’interno dell’orizzonte culturale della modernità, bensì a partire da un al-di-là di quella, attraverso l’elaborazione di un sapere altro, capace finalmente di pensare ciò che per la cultura occidentale moderna è rimasto, attraverso i secoli, impensabile e indicibile e, pertanto, negato, rifiutato e occultato.

Ma che cos’è ciò che per l’Occidente moderno risulta cooriginariamente impensabile e indicibile? La critica di Batista sembra naturalmente completarsi con l’analisi di un filosofo europeo del XVI secolo. Intendiamo infatti comunemente come barbarie –ovvero come alterità radicale–, sosteneva Montaigne, tutto ciò che sfugge alla regola dell’esempio, alla contingenza codificata degli usi, alla razionalizzazione che del mondo e dei suoi oggetti elabora, sempre storicamente e localmente, ogni cultura particolare. È barbaro, in altre parole, ciò che sfugge all’ordine dell’intelletto, che non può trovare spazio nella logica del linguaggio. Ed è barbarie, insomma, tutto ciò che coincide, paradossalmente, con le forme confuse dell’enigmatico. Accogliendo il suggerimento di Bautista e approfondendo la diagnosi di Montaigne, il seminario si propone di indagare le forme e la natura del rifiuto e della negazione dell’enigmaticità del mondo e della storia da parte della cultura occidentale della modernità e, al tempo stesso, la natura dei dispositivi e delle strategie di esclusione e di occultamento dell’alterità che sulla base di quel rifiuto originario si sono sviluppate attraverso i secoli, a partire da quella manifestazione originaria del progetto moderno che fu la conquista europea delle Americhe.

Attraverso un percorso che è allo stesso tempo storico, teorico e metodologico, e che si muoverà tra la letteratura e la filosofia, tra l’antropologia e le arti visive, gli incontri proveranno a tracciare un percorso di approfondimento che, partendo simultaneamente dalla formulazione occidentale dell’idea di modernità e da quel primo esperimento moderno di rimozione dell’enigmaticità dell’altro che fu la conquista delle Americhe, cercherà di dare conto di un nucleo di questioni fondamentali che sono ancora oggi indispensabili per comprendere la traiettoria storica dell’idea occidentale di modernità e delle sue ripercussioni nei campi della storia, dell’estetica e della politica nelle culture periferiche.

l seminario si rivolge particolarmente agli studenti della laurea magistrale in Lingue e Letterature Comparate Europee ed Extraeuropee (LM-37) e ai dottorandi. Si invitano comunque tutti gli interessati a partecipare.

Gli incontri si terranno nell’aula S.11 del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere 

Agli studenti saranno riconosciuti 2CFU, per la presenza agli incontri e la presentazione di un breve elaborato scritto su alcuni aspetti del seminario.

 

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